Questa sera Vi presentiamo un brano tratto da “Una sconvolgente estate. Nel mar delle Cicladi” di Laila Cresta
Cap. 2, “Tra cavalli e libri”
“Non ebbero il tempo per un solo commento. Dal gruppo di persone che pareva non voler allontanarsi dalla porta, si distaccò infine Pippo, che andò al letto e spalancò i cortinaggi. Cadde in ginocchio. Posando la testa sul capezzale, mormorò: – Papà…
Il nonno fu colto da malore: barcollò, e suo nipote gli fu vicino con un balzo. Lo prese tra le braccia, levandolo al maggiordomo che era troppo più basso di lui per non faticare a sorreggerlo. Cesco aveva seguito l’amico, e adesso non riuscì a evitare di posare lo sguardo sul morto. Non gli dispiaceva per niente di non poterne vedere il viso: Walter Breda sembrava una bambola di stracci che qualcuno avesse trascinato sul pavimento, per gettarla capricciosamente sul letto. Le bretelle avevano tenuto al loro posto i calzoni, ma la camicia dell’uomo era in parte fuoriuscita, come fosse stato trascinato per le gambe, si disse Cesco. Si era tutta arricciata sul corpo, scomposto come quello di una marionetta senza fili, con una gamba ripiegata sul letto e l’altra stesa a toccar terra. Il viso era nascosto contro le lenzuola. Una delle scarpe del morto spuntava tra le pieghe del copriletto, sul pavimento, mentre l’altra ricopriva ancora il piede.”
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