La settimana di… Laila Cresta

Oggi Laila Cresta ci propone delle considerazioni a margine di “Una sconvolgente estate. Nel mar delle Cicladi” (ancora in promozione sul nostro sito!) Ringraziando la nostra autrice per averci tenuto compagnia questa settimana, auguriamo a tutti i lettori buona domenica.

 

“Ho avuto una collega che era donna molto colta e intelligente. Sì, aveva ragione: per qualche motivo, i miei personaggi principali sono sempre, in un certo senso, delle “brave persone”. È buffo da dire, perché io scrivo noir, e le mie storie si dipanano quindi in mezzo a violenze e a omicidi. In che modo dunque sono “brave persone”, questi assassini? Forse lo sono proprio per questo: nelle mie storie, i delinquenti non sono individui meschini, fondamentalmente vigliacchi, ma persone di una malvagità quasi epica. I personaggi più importanti generalmente hanno almeno una caratteristica addirittura ammirevole, senza smettere per questo di essere, neanche per un solo momento, individui feroci. A volte, questa caratteristica è solo l’estrema fedeltà a sé stessi, senza pentimenti ipocriti e tardivi. Altre volte, è invece il riconoscere (in quella massa di agnelli da tosare e macellare che essi individuano come “umanità”) almeno una persona più importante di loro stessi. Un esempio sono le due facce, quella “bestiale” e quella “civile”, della “belva bicefala” che vaga negli antichi meandri de “L’Albergo del Ragno”: per l’una non esiste nessuna vita umana che abbia un qualche valore, nemmeno la propria, mentre per l’altra ne esiste una sola, e non è la propria.

Un altro esempio è il carnefice-vittima di “Povera Piccola”, il novello Humbert, disposto a tutto pur di salvare la sua “Lolita”, quella di cui ha rubato l’infanzia e la vita.

E in “La Risacca”? Attorno a Cesco, giovane studente che vuole aiutare una bella ragazza a capire chi le ha ucciso il fratello, si muovono “delinquenti d’alto bordo” e vecchi pescatori. Nello scenario di orrore del Mediterraneo di morte in cui si è trasformato il “Mare Nostrum”, ci sono amori intensi che sembrano riscattare una vita senza legge.

Si tratta di un romanzo breve (un centinaio di pagine), eppure denso di eventi inattesi e di personaggi che mi sembrano affascinanti e convincenti.

La Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici letterari, dott.sa Neria De Giovanni (v. la sua recens al romanzo su laila.cresta.blogspot.com) mi ha invitato a fare un’altra “avventura di Cesco”, e io l’ho fatta: “UNA SCONVOLGENTE ESTATE: NEL MAR DELLE CICLADI (v. facebook Antipodes Edizioni; facebook Stanza di Erato; laila.cresta.blogspot.com). Sì, Cesco piace anche a me: è un ragazzo di oggi, ed è anche un gran bravo ragazzo.”una sconvolgente estate

 

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